Alta
specializzazione per
Senior Complexity
Counselor
Diventare
Facilitatori di
processi emergenti
In un mondo che non
risponde più a
logiche lineari, il
ruolo del
professionista
dell'aiuto è
chiamato a una
profonda evoluzione.
Non è più
sufficiente
"risolvere
problemi", ma è
necessario imparare
a navigare la
complessità e a
facilitare
l'emergere di nuove
e più funzionali
forme dell'essere.
Il percorso è
pensato per
counselor e
professionisti della
relazione d'aiuto
che desiderano
compiere questo
salto di qualità.
L'obiettivo non è
semplicemente
aggiungere nuove
tecniche, ma
trasformare il
proprio "modo di
essere" e la propria
postura
professionale. Si
impara ad
abbandonare la
mentalità del
"riparatore" per
diventare un
"operatore di
relianza": un abile
tessitore di
connessioni e un
facilitatore di quei
processi di
auto-organizzazione
che portano a un
cambiamento
autentico e
duraturo.
Questa
specializzazione
fornisce gli
strumenti e,
soprattutto, la
consapevolezza per
lavorare con la
mente incarnata, per
leggere i pattern
sistemici e per
agire non come
esperti che
impongono soluzioni,
ma come saggi
"perturbatori" che
aiutano il
sistema-cliente a
evolvere.
Piano di studi:
un ecosistema
formativo complesso
La formazione per
diventare navigatori
della complessità è
essa stessa un
sistema complesso,
un ecosistema che
integra diversi
livelli
dell'apprendere. Il
piano di studi si
articola su
dimensioni
interconnesse,
fondamentali per
sviluppare una vera
maestria.
-
Il
percorso
personale
(il
fondamento).
Un
lavoro
essenziale
per
conoscersi,
incarnare
i
principi
della
complessità
nella
propria
vita
e
sviluppare
quella
profonda
consapevolezza
di
sé
che
permette
di
distinguere
le
proprie
risonanze
da
quelle
del
cliente.
-
La
formazione
teorica
(le
mappe).
Erogata
con
un
approccio
ibrido
che
sfrutta
la
"mente
estesa"
:
lezioni
interattive
per
la
co-costruzione
del
sapere,
affiancate
da
moduli
e-learning
per
un
apprendimento
autonomo
e
autorganizzato.
-
L'esperienza
incarnata
(la
navigazione).
Laboratori
esperienziali,
seminari
residenziali
e
pratiche
come
il
bodywork,
il
teatro
gestaltico
o la
trance
dance.
Si
impara
a
usare
il
proprio
corpo
come
un
sofisticato
strumento
di
percezione
e di
risonanza
per
facilitare
un'integrazione
completa
nel
cliente.
-
La
pratica
supervisionata
(il
laboratorio).
Esercitazioni
e
colloqui
di
complexity
counseling
supervisionati,
dove
si
impara
l'arte
delicata
di
leggere
le
dinamiche
del
sistema-cliente
e di
facilitarne
l'evoluzione
con
interventi
ecologici
e
saggi.
-
La
supervisione
professionale
(il
faro
nella
nebbia).
Un
pilastro
insostituibile
del
percorso.
Uno
spazio
circolare
e
protetto
dove
esplorare
non
solo
gli
aspetti
tecnici,
ma
anche
le
proprie
sfide
personali
e la
visione
che
guida
il
proprio
operato,
per
imparare
a
"dimorare
con
saggezza
nelle
domande".
Testi Adottati
-
Testo
principale: Complexity
Counseling,
l'arte
di
navigare
l'incertezza,
Fabrizio
Rossi
(in
corso
di
pubblicazione).
-
Il
cerchio
della
vita,
Fabrizio
Rossi
(LASU),
Ed.
Gruppo
Albatros
il
Filo.
-
Tutto
è
Relazione,
Fabrizio
Rossi
(LASU),
Ed.
Crisalide.
Destinatari
Questo percorso
di alta
specializzazione è
riservato ai
Professional
Counselor che
vogliono far
evolvere la propria
pratica, prepararsi
al cambiamento
sociale in atto e
acquisire una
maestria nel lavoro
con la complessità.
counselor olistico